Il ministro chiarisca sui servizi territoriali degli ospedali di Bracciano, Monterotondo e Subiaco
Un’interrogazione presentata dal senatore del Partito Democratico Carlo Lucherini per chiedere chiarimenti sul Programma Operativo 2013 – 2015 che prevede, tra l’altro. la riconversione e la promozione dei servizi territoriali degli ospedali di Bracciano, di Monterotondo e di Subiaco che ha suscitato la preoccupazione degli operatori sanitari coinvolti e dei residenti nei centri interessati da questa riorganizzazione. ‘Da una simile riorganizzazione ne deriverebbe una grave e ingiustificata carenza assistenziale – si legge nel testo dell’interpellanza rivolta al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin – soprattutto per quanto riguarda l’offerta ospedaliera legata ai sevizi di emergenza e urgenza, ad est e a nord della provincia di Roma. Il rapporto posti letto per numero di abitanti, se da un lato è notevolmente al di sotto dello standard individuato dalle legge 135 del 2012, soprattutto nei territori della provincia di Roma; dall’altro, specie con riferimento ad alcune aziende ospedaliere di Roma, tale rapporto è di molto superiore al livello stabilito in 3,7 posti letto per mille abitanti. Ci sono infatti alcune aziende ospedaliere della città di Roma che hanno un rapporto che oscilla tra i 4,5 e i 6 posti letto per mille abitanti’. ‘Chiedo pertanto – sottolinea Lucherini – se il Ministro non ritenga necessario, alla luce di quanto rilevato, ripensare il modello sanitario previsto con il DCA 80 del 2010, tenendo conto che le strutture che insistono in aree complesse e disagiate non possono essere carenti di servizi, quali ad esempio quelli relativi alla permanenza di un Pronto soccorso con una dotazione di posti letto e prestazioni sanitarie adeguati, necessari a garantire la sicurezza dei cittadini e la piena attuazione del diritto costituzionale alla salute’. ‘Auspico che il Ministro ritenga opportuno promuovere un tavolo tecnico di confronto con la regione Lazio – conclude l’esponente pd – coinvolgendo le autonomie locali interessate al fine di definire insieme una soluzione che, pur nel rispetto dei principi di razionalizzazione ed efficienza dei servizi sanitari, tenga conto della necessità di garantire per i tre nosocomi l’offerta di servizi sanitari di emergenza e urgenza dotati di un numero congruo di posti letto e di aree e reparti ospedalieri in grado di soddisfare in modo adeguato e sicuro l’offerta dell’emergenza e dell’urgenza’.

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