‘Un disegno di legge per la concorrenza e il mercato da approvare in tempi rapidi in Consiglio dei ministri e da presentare al Parlamento durante il semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea’. E’ quanto chiede il senatore del Partito democratico Carlo Lucherini, primo firmatario di un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Guidi. ‘La legge annuale per la concorrenza e il mercato – sottolinea l’esponente pd – costituirebbe una di quelle riforme dell’economia a ‘costo zero’ i cui effetti positivi ricadrebbero sulle imprese e sui consumatori, con benefici effetti anche sul piano dell’efficienza dei servizi ai cittadini, oltre a contribuire a promuovere quella cultura della concorrenza che in Italia fatica ad affermarsi. Inoltre, come ha affermato qualche mese fa in audizione il presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella la necessità di recuperare questo importante strumento annuale è pressante, soprattutto quale momento per fare il punto sulle riforme da compiere e per dare attuazione alle indicazioni contenute nelle segnalazioni dell’Autorità sugli ambiti in cui è più urgente intervenire’ conclude Lucherini.
Di seguito il testo dell’interrogazione
Premesso che: la legge 23 luglio 2009, n. 99, recante ‘Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia’, all’articolo 47, oltre a prevedere, al comma 1, l’adozione della legge annuale per il mercato e la concorrenza, al fine di rimuovere gli ostacoli di carattere normativo e amministrativo e di promuovere lo sviluppo della concorrenza e la tutela dei consumatori, al successivo comma stabilisce che entro 60 giorni dalla data di trasmissione al Governo della relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), quest’ultimo presenti alle Camere il disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato, anche tenendo conto delle segnalazioni eventualmente trasmesse dall’Autorità ai fini della predisposizione del suddetto disegno di legge; l’Autorità è tenuta, ai sensi dell’articolo 23 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 come modificato dalla legge n. 99 del 2009, sopra citata, a presentare al Governo la citata relazione annuale entro il 31 marzo di ogni anno; rilevato che: dal 2009 tutti i Governi che si sono succeduti non hanno provveduto a conformarsi all’adempimento legislativo, di cui alla legge n. 99 del 2009, nonostante la trasmissione da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato della relazione annuale e delle relative segnalazioni. Solo con la legge 24 marzo 2012, di conversione del decreto-legge n. 1 del 2012 (cosiddetto decreto ‘Cresci Italia’) il Governo ha recepito alcune delle misure indicate dall’Autorità e finalizzate a promuovere la concorrenza e a liberalizzare alcuni importanti settori dell’economia; a margine della ‘Giornata europea della concorrenza’, iniziativa tenutasi il 10 ottobre 2014 e che ha ospitato numerosi partecipanti, rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, il Ministro in indirizzo ha, tra le varie cose, sottolineato l’urgenza da parte del Governo di varare il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Tale provvedimento consentirebbe, infatti, di rimuovere tutti quegli ostacoli anticoncorrenziali che impediscono lo sviluppo e la competitività delle imprese, conferendo un positivo slancio all’economia e all’occupazione; considerato che: l’Autorità Antitrust da tempo indica che ‘l’insufficiente conformazione concorrenziale di numerosi mercati di beni e servizi costituisce, non solo un ‘costo’ per i consumatori ed imprese, ma anche una delle principali determinanti dell’arretratezza del tessuto produttivo nazionale e un ostacolo significativo alla crescita economica’; la Commissione europea nel suo documento SWD (2014) 413 (Documento di lavoro dei servizi della Commissione, Valutazione del programma nazionale di riforma e del programma di stabilità 2014 dell’Italia) oltre a rilevare l’obbligo, per legge, del Governo, finora mai rispettato, di presentare ogni anno al Parlamento un disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, tenendo conto delle misure raccomandate a tal fine dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha sottolineato come nel programma nazionale di riforma dell’Italia si prevedeva l’adozione della legge annuale entro il mese di settembre 2014, rimarcando come tale provvedimento costituirebbe un importante passo avanti, mettendo inoltre in moto un meccanismo positivo per il futuro, la Commissione europea nel medesimo documento ha individuato altresì nelle riforme strutturali, volte a ridurre i costi per le imprese e ad aprire i mercati alla concorrenza, un fattore positivo di crescita del prodotto interno lordo dello 0,3 per cento in 5 anni e dello 0,7 per cento in 10 anni; il Fondo monetario internazionale nella sua procedura di consultazione con le autorità italiane nell’ambito dell’Articolo IV, nella dichiarazione conclusiva del 17 giugno 2014, ha stimato che le riforme volte ad aumentare la concorrenza e la produttività nei mercati di beni e servizi, specialmente riducendo il costo di fare impresa nel settore non tradeable, potrebbero aumentare di oltre il 4 per cento in termini reali il PIL in 5 anni e di oltre l’8 per cento nel lungo periodo; la Banca mondiale, nel suo documento ‘Doing Business In Italy 2013: Smarter Regulations for Small and Meduim – Size Enterprises’, ha rilevato che il ‘potenziale italiano non è tuttora pienamente espresso a causa dei bassi livelli di concorrenza, delle regolamentazioni onerose e della burocrazia superflua ed inefficiente’; la legge annuale per la concorrenza e il mercato costituirebbe una di quelle riforme dell’economia a ‘costo zero’ i cui effetti positivi ricadrebbero sulle imprese e sui consumatori, con benefici effetti anche sul piano dell’efficienza dei servizi ai cittadini, oltre a contribuire a promuovere quella cultura della concorrenza che in Italia fatica ad affermarsi, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, alla luce del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, non intenda procedere con estrema celerità alla redazione del disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato, affinché questo possa essere sottoposto al Consiglio dei ministri e quindi presentato al Parlamento.
Di seguito il testo dell’interrogazione
Premesso che: la legge 23 luglio 2009, n. 99, recante ‘Disposizioni per lo sviluppo e l’internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia’, all’articolo 47, oltre a prevedere, al comma 1, l’adozione della legge annuale per il mercato e la concorrenza, al fine di rimuovere gli ostacoli di carattere normativo e amministrativo e di promuovere lo sviluppo della concorrenza e la tutela dei consumatori, al successivo comma stabilisce che entro 60 giorni dalla data di trasmissione al Governo della relazione annuale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM), quest’ultimo presenti alle Camere il disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato, anche tenendo conto delle segnalazioni eventualmente trasmesse dall’Autorità ai fini della predisposizione del suddetto disegno di legge; l’Autorità è tenuta, ai sensi dell’articolo 23 della legge 10 ottobre 1990, n. 287 come modificato dalla legge n. 99 del 2009, sopra citata, a presentare al Governo la citata relazione annuale entro il 31 marzo di ogni anno; rilevato che: dal 2009 tutti i Governi che si sono succeduti non hanno provveduto a conformarsi all’adempimento legislativo, di cui alla legge n. 99 del 2009, nonostante la trasmissione da parte dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato della relazione annuale e delle relative segnalazioni. Solo con la legge 24 marzo 2012, di conversione del decreto-legge n. 1 del 2012 (cosiddetto decreto ‘Cresci Italia’) il Governo ha recepito alcune delle misure indicate dall’Autorità e finalizzate a promuovere la concorrenza e a liberalizzare alcuni importanti settori dell’economia; a margine della ‘Giornata europea della concorrenza’, iniziativa tenutasi il 10 ottobre 2014 e che ha ospitato numerosi partecipanti, rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee, il Ministro in indirizzo ha, tra le varie cose, sottolineato l’urgenza da parte del Governo di varare il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza. Tale provvedimento consentirebbe, infatti, di rimuovere tutti quegli ostacoli anticoncorrenziali che impediscono lo sviluppo e la competitività delle imprese, conferendo un positivo slancio all’economia e all’occupazione; considerato che: l’Autorità Antitrust da tempo indica che ‘l’insufficiente conformazione concorrenziale di numerosi mercati di beni e servizi costituisce, non solo un ‘costo’ per i consumatori ed imprese, ma anche una delle principali determinanti dell’arretratezza del tessuto produttivo nazionale e un ostacolo significativo alla crescita economica’; la Commissione europea nel suo documento SWD (2014) 413 (Documento di lavoro dei servizi della Commissione, Valutazione del programma nazionale di riforma e del programma di stabilità 2014 dell’Italia) oltre a rilevare l’obbligo, per legge, del Governo, finora mai rispettato, di presentare ogni anno al Parlamento un disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza, tenendo conto delle misure raccomandate a tal fine dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ha sottolineato come nel programma nazionale di riforma dell’Italia si prevedeva l’adozione della legge annuale entro il mese di settembre 2014, rimarcando come tale provvedimento costituirebbe un importante passo avanti, mettendo inoltre in moto un meccanismo positivo per il futuro, la Commissione europea nel medesimo documento ha individuato altresì nelle riforme strutturali, volte a ridurre i costi per le imprese e ad aprire i mercati alla concorrenza, un fattore positivo di crescita del prodotto interno lordo dello 0,3 per cento in 5 anni e dello 0,7 per cento in 10 anni; il Fondo monetario internazionale nella sua procedura di consultazione con le autorità italiane nell’ambito dell’Articolo IV, nella dichiarazione conclusiva del 17 giugno 2014, ha stimato che le riforme volte ad aumentare la concorrenza e la produttività nei mercati di beni e servizi, specialmente riducendo il costo di fare impresa nel settore non tradeable, potrebbero aumentare di oltre il 4 per cento in termini reali il PIL in 5 anni e di oltre l’8 per cento nel lungo periodo; la Banca mondiale, nel suo documento ‘Doing Business In Italy 2013: Smarter Regulations for Small and Meduim – Size Enterprises’, ha rilevato che il ‘potenziale italiano non è tuttora pienamente espresso a causa dei bassi livelli di concorrenza, delle regolamentazioni onerose e della burocrazia superflua ed inefficiente’; la legge annuale per la concorrenza e il mercato costituirebbe una di quelle riforme dell’economia a ‘costo zero’ i cui effetti positivi ricadrebbero sulle imprese e sui consumatori, con benefici effetti anche sul piano dell’efficienza dei servizi ai cittadini, oltre a contribuire a promuovere quella cultura della concorrenza che in Italia fatica ad affermarsi, si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, alla luce del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, non intenda procedere con estrema celerità alla redazione del disegno di legge annuale per la concorrenza e il mercato, affinché questo possa essere sottoposto al Consiglio dei ministri e quindi presentato al Parlamento.