“Stiamo finalmente dando al Paese una norma che deve svolgere la sua funzione di deterrenza, per impedire, anche nel 2016, che tanti amministratori esposti subiscano minacce e violenze. Stiamo parlando non solo delle classiche minacce, come il foglietto che ti arriva, non solo della minaccia più banale cui molti di noi spesso sono stati fatti oggetto. Qui si tratta di minacce pesanti, di violenze che hanno anche raggiunto obiettivi tali da ledere l’integrità e la vita delle persone”. Lo ha detto il sen. Giuseppe Lumia, capogruppo Pd in commissione Giustizia intervenendo in aula.
“Ritengo – ha aggiunto – pertanto che il lavoro fatto sia giusto: si rimane nell’articolo 338 del codice penale, si fa in modo che la fattispecie della violenza o della minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario finalmente possa raggiungere il suo scopo, che è quello di essere un deterrente e di punire quei casi che ancora oggi avvengono nel nostro Paese, come abbiamo potuto constatare in questi giorni, in queste settimane. Il testo mette inoltre nelle condizioni d’intervenire con intelligenza sulle circostanze aggravanti, naturalmente senza creare contraddizioni”.
“Sulla stampa, tuttavia, è comparsa una contraddizione- ha sottolineato – ci è stato spiegato che potremmo ledere il diritto dei cittadini a essere informati, quindi anche intervenire contro la libertà d’informazione. Il relatore ha spiegato bene che, per come l’intervento è stato formulato nel disegno di legge, questo pericolo non c’è assolutamente. Tuttavia, per fugare qualunque dubbio ed evitare che attorno a questo tema molto sensibile e caro a tutti noi si possa scatenare, come spesso avviene nel nostro Paese, una serie di interpretazioni forzate e un po’ maliziose che si macchiano poi anche di un certo spregevole interesse e conflitto politico, è stata proposta un’ulteriore riformulazione”.
“Il Partito Democratico – ha concluso Lumia – è pronto a dare il suo contributo per trovare una soluzione in grado di mantenere la coerenza del testo senza scadere e creare un clima sospettoso e diffidente nei confronti di una norma che invece vuol essere una risorsa per la democrazia”.
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