“Bisogna rimarginare la ferita ancora aperta della strage di via D’Amelio e delle altre stragi di mafia facendo giustizia. Lo Stato non deve avere paura, anche se questo significa svelare fatti terribili e drammatici”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, ricordando il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Claudio Traina uccisi da Cosa nostra a Palermo il 19 luglio del 1992.
“Decine di processi – aggiunge – non sono stati ancora in grado di fare piena luce sul sistema di collusioni e sulle diverse trattative che in mezzo alle stragi hanno fatto capolino. Molte cose le conosciamo. Conosciamo gli errori fatti in alcuni accertamenti giudiziari, conosciamo soprattutto i buchi neri su cui bisogna ancora lavorare per svelare le diverse verità: quella giudiziaria, quella storica, quella delle collusioni con la politica, quella relativa alle responsabilità istituzionali”.
“Sono queste – conclude Lumia – le piste da battere per andare fino in fondo e rendere così giustizia a chi ha perso la vita nella lotta alle mafie”.


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