“Dobbiamo fare uno sforzo maggiore anche
in Basilicata: Azione deve stare in coalizione, d’altronde penso
che il Pd abbia dimostrato sempre la volonta’ di allargare, e’
giusto farlo anche in questo caso, utilizzando tutto il tempo
utile per dare un’alternativa compatta alla destra”. Lo dice
Simona Malpezzi, senatrice del Pd e coordinatrice nazionale di
‘Energia popolare’ in un’intervista al Foglio. “Il nostro
partito deve lavorare per una coalizione molto ampia. Se il
progetto di Conte e’ escludere i riformisti e’ destinato a
fallire, il Pd e’ un partito che deve parlare a tutto il paese
ed essere il perno di una coalizione larga e accogliente per
tutti, Renzi e Calenda compresi. Nessuno deve poter mettere veti
sugli altri, d’altronde solo cosi’ si offre all’Italia una seria
alternativa alla destra. I punti che ci uniscono – dalla sanita’
all’istruzione – sono piu’ di quelli che ci dividono. Conte
dovrebbe ascoltare quello che gli ha detto Romano Prodi: se non
si e’ inclusivi si perde. E anche un’altra cosa – aggiunge la
senatrice dem – dovrebbe sapere che senza il Pd non si va da
nessuna parte. I voti moderati -ha concluso il ragionamento-
puo’ e deve intercettarli il Pd, perche’ siamo un partito di
centrosinistra, plurale e a vocazione maggioritaria, in grado di
rappresentare anche i cattolici e i moderati di questo paese.
Serve un grande lavoro di cucitura perche’ il Pd o e’ plurale o
non e’. Riconosco pero’ che su questo Schlein sta compiendo un
grande sforzo”.


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