“Ci saremmo aspettati che la
maggioranza, a fronte delle audizioni, volesse migliorare un
testo nato male. Questo decreto introduce norme penali e le
norme penali non si fanno per decreto. Non si affrontano per
decreto misure che limitano le liberta’ personali ma in questo
caso c’e’ una aggravante perche’ si parla di minori. Il governo
non solo non ha ascoltato, ma ha anche presentato emendamenti
nocivi come l’eliminazione delle messa alla prova per i
minorenni. Per il governo la panacea di tutti i mali sta nel
panpenalismo: la soluzione e’ proporre risposte giudiziarie e
sanzioni penali a tutte le contraddizioni sociali”. Lo ha detto
Simona Malpezzi, senatrice Pd e vice presidente della
commissione bicamerale infanzia e adolescenza nel corso delle
votazioni sulla pregiudiziale al DL Caivano.
“Ma secondo voi e’ possibile concentrarsi esclusivamente sui
sintomi senza indagare le cause delle manifestazioni piu’
evidenti? Ancora piu’ grave in questo caso perche’ quello che
avete fatto si puo’ tradurre in questo modo: se un minore
sbaglia e’ condannato per tutta la vita e non ha possibilita’ di
recupero. Accanto alle misure di controllo e repressione”, ha
aggiunto Malpezzi, “non una sola misura di prevenzione e
formazione e di cura delle cause sociali. Questo e’ il messaggio
che date di fronte ad ogni problema: la soluzione facile e a
costo zero perche’ anche quelle poche risorse che avete trovato
per aumentare il personale le avete tolte agli alluvionati e al
fondo di funzionamento nelle scuole. Noi non siamo contrari alla
punizione; ma quando punisci hai gia’ una vittima e quando
punisci un minore ne hai due: quella che ha subito il reato e
quella che lo ha commesso che spesso e’ figlio di un ambiente in
cui non ha ricevuto nulla. Per questo per noi non esiste
punizione senza un’attenta azione di prevenzione. Per voi il
ragazzo che sbaglia non deve essere accompagnato in nessun
percorso di crescita e reinserimento. Come potete pensare che
abbia l’opportunita’ di uscire dalla spirale della
criminalita’?”. Per la senatrice dem, “la prevenzione e il
contrasto alla criminalita’ giovanile, alla dispersione
scolastica, alle poverta’ educative deve necessariamente passare
da un rafforzamento delle infrastrutture educative, sociali e
culturali di comunita’. E noi abbiamo provato a darvi un segnale
a cercare condivisione con emendamenti che andassero in quella
direzione, dalla comunita’ educante per promuovere reti di
sussidiarieta’ e corresponsabilita’ socio educativa al contrasto
al caro scuola, dal sostegno alle famiglie a interventi per la
rigenerazione, la sicurezza e la coesione delle periferie e
delle aree degradate, fino al coinvolgimento maggiore degli enti
del terzo settore”.