“Io ministro vorrei capire se di
istruzione si occupa lei oppure lei risponde alle uscite di
Salvini (come se non bastassero i disastri che fa da
ministro dei trasporti). Capisco che su X ci sia un problema
di spazio ma non dovrebbe semplificare in questo modo.
Intanto: come considera i bambini figli di genitori
stranieri che pero’ sono nati in Italia e parlano
l’italiano? Li scomputa dal conteggio o no? Ha in programma
di creare scuole che accolgano bambini mescolando i
quartieri di provenienza (potrebbe essere interessante,
pensi che mio padre scelse di mandarmi negli anni 80 nella
scuola con piu’ alta percentuale di meridionali dicendomi
che bisognava imparare a stare con tutti perche’ all’epoca
erano loro quelli che venivano da ‘fuori’), oppure pensa di
potenziare l’insegnamento di italiano come lingua per
stranieri, cosa di cui tutte le scuole le sarebbero grate?”.
Lo chiede in una nota Simona Malpezzi, senatrice del Pd.
“Pensa di tenere le scuole aperte nel pomeriggio per
valorizzare approfondimenti culturali magari laboratoriali e
quindi, finalmente, vedremo in legge di bilancio risorse per
la scuola (quelle che non ha messo in questa legge di
bilancio). Non sottovaluto il problema, che c’e’, anche di
integrazione delle famiglie, ma se si danno gli strumenti i
problemi si trasformano in opportunita’ per tutti. E spesso
dalle difficolta’ nascono sperimentazioni didattiche
innovative ed efficaci. Allora mi auguro ministro che, nello
stendere il suo piano futuro, ascolti in primis le scuole
che hanno storie ed esperienze. In fondo, e’ il ministro del
merito. Perche’ vede, serve che un ministro ci aiuti a
capire cosa ha in mente. Altrimenti possiamo suggerire che
Salvini si prenda anche l’istruzione se bastano gli slogan”,
conclude.


Ne Parlano