”Come Pd abbiamo ascoltato le parti sociali, in Parlamento ci sono state le audizioni di associazioni e categorie e il giudizio è condiviso: la legge di bilancio non è sufficiente; è l’ennesimo decreto aiuti ma non è una manovra con una visione e una strategia, non è strutturale. Certo ci sono misure urgenti sui costi dell’ energia ma basteranno per coprire i prossimi tre mesi e poi si dovrà intervenire di nuovo. Ed è una manovra che contrappone in modo netto, con la scelta della flat tax, il mondo del lavoro dipendente e il mondo del lavoro autonomo. Fa cassa sui poveri perché cancella il reddito di cittadinanza invece di riformarlo. Ma colpisce anche il ceto medio perché è una manovra che riduce servizi, fatta di tagli sulla sanità, perché non rifinanzia adeguatamente il servizio sanitario nazionale. E fa lo stesso sulla scuola con i tagli al sistema 0-6 anni, all’edilizia scolastica e con il dimensionamento degli istituti che taglierà il 10% delle scuole, impoverendo la comunità scolastica sul territorio. E i giudizi negativi di Corte dei Conti, UpB e Bankitalia confermano che alcune scelte sono negative per la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, che dovrebbe essere alla base del PNRR, e per il bilancio dello Stato. Sembra che per questo governo la priorità sia solo quella di innalzare il tetto al contante e il limite per i pagamenti con il Pos ma queste non sono le priorità degli italiani”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona MALPEZZI a Coffee Break, su La7.


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