Presidente Malpezzi, «il Pd avvelena il clima nella maggioranza», dice la Lega. Non è pericoloso per il governo questo scontro?
«Come ha chiarito bene il presidente Draghi, questo è un disegno di legge di iniziativa parlamentare che nulla ha a che fare con l`attività di governo. Chi usa questo argomento lo fa per ricattare».
Anche alcuni a sinistra come Fassina di Leu dicono di cambiare il testo, dopo aver approfondito le incongruenze. Non è il caso di provarci?
«Il testo approvato alla Camera è il frutto di un lunghissimo processo di mediazione che ha coinvolto anche il centrodestra, con l`approvazione dell`articolo 4 con l`emendamento “salva idee” di Enrico Costa. Il testo ha superato il vaglio della commissione Affari costituzionali della Camera e anche il dossier del servizio studi del Senato, che non ha rilevato criticità riguardo elementi o profili di illegittimità. In questo momento “provarci” significa affossare la legge che è quello che ha cercato di fare Salvini dall`inizio».
Va bene, la prima cosa è andare in Aula. Ma una volta lì, si comincerà a discutere un testo condiviso o lo esclude?
«Noi non sconfesseremo il lavoro fatto dai nostri parlamentari della Camera e dalla ministra Bonetti, che ha dato un contributo decisivo all`articolo 1 con l`elaborazione delle definizioni che ricordo essere contenute in un emendamento a prima firma della capogruppo IV in Commissione Giustizia, Lucia Annibali. Esattamente il tema che oggi vogliono mettere in discussione».
Ma non è un pericolo inutile affrontare i voti segreti in condizioni di incertezza, con una parte del gruppo Pd scontenta e la Chiesa di traverso?
«Il Pd si è riunito, ha discusso il testo nel merito, ognuno ha avuto la possibilità di esprimere le sua opinione ed ora è compatto nella volontà di approvare la legge. Per quanto riguarda i dubbi sollevati con la lettera della segreteria di Stato del Vaticano, mi sento di ribadire quanto detto dal presidente Draghi: il nostro ordinamento contiene tutti gli strumenti di controllo preventivo e successivo sulla legittimità costituzionale di una legge e sul fatto che la stessa non violi il concordato e tutti i trattati internazionali».
Non è meglio affrontare la fatica di una mediazione, cercando di blindare il testo alla Camera?
«In realtà non c`è nessuna mediazione. Il testo proposto dal presidente Ostellari ieri mattina è privo di tutela per persone transessuali e in transizione. Mi pare evidente che non si possa chiamare mediazione. Penso che l`obiettivo della Lega sia solo quello di affossare il testo ed è comprensibile pensando che si tratta dello stesso partito che ha aderito al manifesto illiberale dei sovranisti di tutta Europa e che è alleato di Orban che, proprio in ragione della sua legislazione discriminatoria nei confronti della comunità Lgbtq, potrebbe ricevere una lettera da Bruxelles con l`avvio di una procedura d`infrazione».
Ritiene affidabile Renzi per farci un accordo su un nuovo testo, oppure ormai come è evidente c`è un problema di sfiducia nei riguardi dell`ex leader Pd?
«Il problema è semplice: noi non capiamo l`atteggiamento di Renzi perché, lo ribadisco, con i voti di IVil testo passerebbe. Non comprendo le ragioni di un nuovo accordo né perché creare un clima di incertezza su una presunta mancanza di numeri che, ad oggi, mi pare potrebbe essere ascritta solo alla loro volontà. Noi non abbiamo cambiato idea».