“Bene le modifiche in sede di esame del provvedimento. Non ci sono più i quiz; le prove devono infatti essere create e pensate non semplicemente per far presto, ma per individuare le competenze disciplinari e professionali dei candidati. Siamo anche soddisfatti perché, sempre grazie ai cambiamenti che ha apportato la maggioranza, è stato inserito il tema dei giovani, che sono spesso i grandi assenti nel dibattito sulla scuola. Penso alle migliaia di giovani che hanno conseguito i ventiquattro crediti formativi indipendentemente dal fatto che abbiano svolto il servizio o meno. Il decreto se n’era dimenticato; questa è stata una nostra grande battaglia e l’abbiamo vinta tutti insieme. È importante aver salvato per almeno due anni la card del docente, che ogni insegnante di ruolo riceve da ormai molto tempo per pagare la sua formazione, il materiale per la didattica innovativa, i consumi culturali. Se i nostri insegnanti sono i meno pagati in Europa, non possiamo togliere loro una opportunità che serve e che è importante per la loro formazione. Infine, per quanto riguarda la formazione incentivata noi l’avremmo voluta legata agli scatti e lunga tutta la carriera. La formazione è importante e quindi deve essere obbligatoria, per questo bisogna fare uno sforzo e consentire a tutti di farla con efficacia e nel tempo”. Lo ha detto nel corso della sua dichiarazione di voto sul DL 36, la Presidente dei Senatori del Pd, Simona Malpezzi.


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