“E’ importante che l’Italia sia in prima linea per spingere l’Europa a fare uno scatto per investire su se stessa che è l’unico modo per rendere il nostro continente protagonista di un processo di pace e non delegarlo agli Stati Uniti. 

Un investimento che riguarda un’autonomia strategica complessiva che riguarda anche un percorso comune per l’indipendenza energetica dal gas russo. Va riconosciuta a questo governo la celerità con cui si è mosso per diversificare le forniture e per accelerare lo sviluppo dell’energia rinnovabile. L’autonomia e una politica energetica comune è l’altro binario su cui si muove la costruzione di un’Europa più forte. Ma abbiamo anche il dovere di trovare soluzioni pragmatiche e una risposta globale alla crisi alimentare causata dai blocchi delle esportazioni di grano e mais dai porti ucraini e dall’aumento dei costi dei fertilizzanti.

Il Presidente Draghi sta rafforzando il ruolo del nostro Paese in una cornice euro atlantica di cui l’Italia si è fatta garante. E questo ci dà la forza e la credibilità per contribuire a costruire un percorso di pace. In un momento in cui ad essere in pericolo non solo sono la libertà e la democrazia del popolo ucraino ma anche un’idea di mondo, in un frangente storico in cui si decide il futuro dell’Europa, noi del Partito Democratico sosteniamo con convinzione il governo e siamo convinti che anche le altre forze politiche di maggioranza non possano che dare forza all’azione dell’esecutivo perché il contrario significherebbe indebolire l’Italia, tagliarla fuori dalla costruzione di nuovi assetti geopolitici continentali e internazionali e privarla di un ruolo di protagonista con i nostri partner europei”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi nel suo intervento dopo l’informativa del presidente Draghi in Senato.


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