“Siamo molto soddisfatte
della proroga fino al 2027 del Fondo al contrasto della
poverta’ educativa grazie al lavoro di squadra avvenuto in
Parlamento tra Pd e Noi moderati, firmatari di due
emendamenti riguardanti il ripristino del Fondo. Bene che il
governo abbia ascoltato sia la maggioranza che l’opposizione
sul tema e auspichiamo che in futuro il finanziamento
diventi stabile e che possano essere messe a disposizione
piu’ risorse. Sarebbe stato gravissimo se un fondo che negli
otto anni dalla sua istituzione ha consentito di realizzare
progetti per oltre mezzo milione di bambini e ragazzi
fragili fosse stato cancellato con un tratto di penna”. Lo
dichiarano in una nota Irene Manzi, responsabile scuola Pd e
Simona Malpezzi, vicepresidente commissione bicamerale
infanzia e adolescenza, commentando l’approvazione di due
emendamenti identici bipartisan al decreto milleproroghe
(uno di Noi moderati a firma Gelmini e l’altro del Pd a
firma Rando). “Si tratta di uno strumento importante e
innovativo che, grazie all’alleanza tra fondazioni di
origine bancaria, terzo settore e istituzione, ha garantito
di operare nelle periferie urbane piu’ difficili, nelle aree
interne spesso povere di risorse educative, con bambini e
ragazzi colpiti da situazioni particolarmente tragiche.
Ribadiamo che contro la poverta’ educativa occorre dare
continuita’ all’erogazione dei fondi e ci auguriamo che le
risorse assegnate ora possano aumentare nei prossimi anni.
In tal senso, abbiamo depositato – sia alla Camera che al
Senato – un disegno di legge per il rafforzamento della
comunita’ educante che e’ lo strumento che consente di
mettere in campo interventi strutturali contro la poverta’
educativa, dando spazio alle iniziative sui territori. La
legge – concludono – garantirebbe la comunita’
nell’erogazione dei fondi. E’ importante che al Senato
prosegua il suo iter”.


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