Senatrice Simona Malpezzi, cosa vi ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, durante il pranzo con i parlamentari dell`assemblea Nato?
«Era un incontro già programmato da tempo e che era stato rimandato. Che sia avvenuto in un periodo così particolare è stato un caso ma anche una coincidenza importante: in assemblea parlamentare abbiamo infatti votato recentemente a Dayton una dichiarazione sul tema della deterrenza e della difesa in ambito Nato che sarà consegnata anche al vertice dell`Aia. Il presidente Cesa l`ha fatta avere anche al ministro. L`incontro, a cui hanno partecipato anche i sottosegretari e i vertici militari, è stata l`occasione per fare un punto sulle spese per la difesa sia in ambito Nato sia rispetto al nostro Paese». Quanto vi ha messo in imbarazzo a voi del Pd l`assenza di Avs e M55?
«Per quanto mi riguarda ognuno è libero e responsabile delle proprie scelte. Io, ma penso di poter parlare anche a nome degli altri colleghi del Pd, ho partecipato senza problemi. Perché sempre, anche in incontri internazionali, ci siamo sentiti liberi tutti di esprimere le nostre posizioni».
Il no di Avs e M55 è connesso alla manifestazione di sabato contro il riarmo?
«Non posso rispondere perché non conosco i motivi della loro decisione. A me dispiace che non ci siano stati. Il con- fronto è sempre utile».
Nel Pd c`è chi parteciperà a titolo personale. Perché non prendete mai una decisione netta?
«Il fatto che il Pd non abbia aderito a quella piattaforma per me indica una scelta netta: non è la nostra manifestazione. Però forse dovremmo dedicare una bella discussione ai temi della difesa e sicurezza oggi che hanno una natura multidimensionale. Parliamo di cybersecurity, di sicurezza dei cavi sottomarini da cui passano i dati, della protezione dei nostri cieli, dei satelliti. Insomma, un po` più complesso del semplice termine “riarmo” che si presta bene per gli slogan».
Ultima cosa: ma alla luce di queste divisioni come può nascere il Campo largo?
«Non posso negare che questo sia un tema importantissimo e che andrà affrontato. Ho visto che Conte invita i leader all`Aia a manifestare per “difendere il futuro dei nostri concittadini”, invece io penso che il futuro dei nostri concittadini si difende garantendo loro la libertà. Forse gli ucraini potrebbero spiegarlo meglio di me. Ma l`avversario rimane la destra che sta governando male questo Paese. Secondo me, purtroppo, troppo spesso predomina la volontà di ottenere qualche zero virgola in più nei sondaggi piuttosto che lavorare insieme per una vera alternativa che sia però di governo, non di testimonianza».


Ne Parlano