“Quella sul doppio cognome è una legge che non costituisce semplicemente un adempimento amministrativo a cinque anni dalla sentenza della Corte Costituzionale. Parliamo, infatti, di una norma che descrive un nuovo impianto e orizzonte culturale: è importante che anche attraverso il cognome materno si trasmetta la propria storia ai figli.
Una legge, dunque, che va incontro al senso di libertà e di parità e un passaggio culturale necessario da affrontare per il nostro Paese. Al Senato, anche in ragione del lavoro che si è cominciato a fare con il contributo di tutte le forze politiche presenti nell’intergruppo donne, ci sono ottime possibilità per dare una spinta che vada in questa direzione, arrivando a un testo condiviso di attuazione della sentenza della Consulta che dia una risposta che non è solo giuridica ma anche culturale e sociale.
L’Italia si deve adeguare al principio stabilito in Costituzione della parità tra uomo e donna e al diritto consolidato a livello europeo”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi intervenendo al Convegno sui disegni legge sul doppio cognome organizzato dall’Intergruppo parlamentare delle senatrici e dalla Rete per la Parità.