“Il punto è la distanza culturale fra di noi. Vorrei segnalarle che l’inverno demografico è un tema per noi principale ma non abbiamo nessuna intenzione di declinarlo in modo ideologico attraverso la denominazione di un ministero. Per lei le pari opportunità vanno con la natalità come se vi fosse l’assegnazione di un destino preordinato che si accompagna alla maternità. Per noi parità significa dare lavoro alle donne e una retribuzione in linea con quella degli uomini. Ed è legittimo farsi una domanda davanti al voto contrario del suo partito alla direttiva UE sulla parità salariale. La delega sulla natalità avrebbe dovuto assegnarla al ministero dell’economia perché abbiamo bisogno di creare condizioni affinché le donne possano lavorare. Presidente, basta con la retorica sulla famiglia che non è un’ideologia. Si ricordi dei bisogni e dei diritti di tutte le famiglie che vivono in Italia. Tutte. E le riconosca tutte nelle loro differenze.

Noi siamo quelli che abbiamo prodotto fatti. Siamo quelli dell’assegno unico e abbiamo presentato già oggi il potenziamento di quella norma che è concreta. Se vuole fare qualcosa di concreto intervenga sul secondo percettore di reddito che di norma è rappresentato proprio dalle donne e che avendo aliquota marginale più alta rinunciano a lavorare”. Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi.


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