“Ieri, in occasione della giornata mondiale delle bambine e delle ragazze che si celebrerà il prossimo 11 ottobre, ho partecipato alla presentazione dei dati elaborati dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale Polizia criminale, resi noti dalla Fondazione Terre des Hommes, che ha elaborato il Dossier Indifesa 2024 su “La condizione delle bambine e delle ragazze nel mondo”. Ringrazio il presidente Fontana, Vincenzo Spadafora, Terres des Hommes e la polizia di Stato per il lavoro fatto e per aver dato vita a un importante e necessario momento di riflessione. Non possiamo nascondere che ci troviamo di fronte a una fotografia molto preoccupante e il lavoro di Terres des Hommes è chiarissimo: sono in crescita i reati contro i minori, in particolare quelli contro le bambine e le ragazze e c’è una grande difficoltà ad intercettare i crimini compiuti sul web, a partire dagli adescamenti. Un dato mi ha particolarmente colpito ed è quello che riguarda la salute mentale: tra il 2011 e il 2021 siamo passati da 155 a 1.824 visite l’anno al pronto soccorso ad adolescenti che necessitavano di supporto neuropsichiatrico. Abbiamo il dovere come Istituzioni di mettere in campo soluzioni sinergiche che diano strumenti ai ragazzi, alle famiglie e alle scuole per affrontare queste fragilità che ormai fanno parte del nostro tempo. Penso che la politica debba far tesoro di questi numeri per costruire risposte ai problemi che questo importante dossier mette in evidenza. Nella prossima legge di bilancio sarebbe bello che si trovassero i fondi per dare gambe al disegno di legge sulla comunità educante. Perché solo finanziando i progetti che nascono dai territori che costruiscono reti tra tutte le agenzie educative, scuole, enti locali, terzo settore, si può iniziare a dare delle risposte. La comunità educante, infatti, intercetta il problema e progetta soluzioni. Mi auguro che su questo si possa trovare trasversalità”. Lo ha scritto sui social, Simona Malpezzi, vicepresidente della commissione bicamerale infanzia e adolescenza.


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