“Il pluralismo è un valore ed è un bene che qui sia stato ribadito più volte. Penso però che oltre ricordarci e sottolineare come questo abbia aiutato durante le ELEZIONI, sia europee che regionali perché ha contribuito al meccanismo del “riconoscersi” da parte dell’elettore, si debba manifestare questo pluralismo nella vita del partito a tutti i livelli. Ha detto bene Stefano Bonaccini: dobbiamo lavorare per un centro sinistra che sia davvero competitivo in campo, senza veti. E non esiste centro sinistra senza un partito democratico ampio e radicato, capace di parlare a più mondi possibili. Ecco a cosa serve anche la nostra area: a rendere il PD sempre più grande e capace di parlare a chi magari oggi non va a votare. Per questo abbiamo bisogno che la nostra proposta riformista si veda con più forza, anche plasticamente e a partire dai temi, come stiamo facendo qui oggi, sempre per quella necessità del “riconoscimento” dell’elettore. Per me quando si parla di “nuovo PD” si dovrebbe intendere quello originario del Lingotto, che non è vecchio per niente. Una casa grande capace di accogliere e valorizzare le storie di tutti. E che può far crescere ancora di più il nostro partito”. Lo ha detto Simona MALPEZZI, coordinatrice di Energia Popolare conversando con i giornalisti a margine dell’evento in corso a Roma.
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