“Il Ministro Salvini ha inasprito troppo
i toni, ha attaccato il diritto allo sciopero, ha dichiarato di
voler mettere mano alla legge che garantisce il diritto allo
sciopero tanto che ieri la premier Giorgia Meloni e stata
costretta, suo malgrado, a fare una dichiarazione diversa che ha
sconfessato il vicepremier, dicendo che nessuno interverra’ sull
regole che regolamentano un diritto sacrosanto”. Lo ha detto,
Simona Malpezzi, ex capogruppo del Pd, a il Caffe’ di Radio1.
“Il problema e’ il clima che Salvini ha creato: entrare a gamba
tesa sui diritti, non consentendo alla commissione di garanzia
di esprimersi liberamente ma anticipando la sua valutazione e’
un fatto grave. Ricordo sommessamente che Salvini qualche anno
fa invocava un blocco totale del Paese di tre giorni per far
cadere l’esecutivo; il leader della Lega ha la memoria corta”,
aggiunge Malpezzi. “Non si fanno graduatorie tra diritti, non si
giudica uno sciopero prima che intervenga la commissione di
garanzia, non si parla dei lavoratori, che pagano di tasca
propria e con il proprio salario il diritto allo sciopero come
sfaticati. Un governo serio si siede intorno al tavolo e ascolta
le rivendicazioni e le ragioni per cui i sindacati hanno deciso
di indire uno sciopero generale. I sindacati non sono stati
ascoltati nella stesura di una legge di bilancio che mette a
serio rischio i diritti dei lavoratori, dei pensionati e il
diritto alla salute”, ha concluso.


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