“Per noi il mantra è quello di mantenere
aperto un dialogo costruttivo per mettere in campo liste competitive.
Con molta serenità, spero si trovi una composizione”. Così Simona
MALPEZZI, coordinatrice dell’area Bonaccini, sul dibattito nel Pd in
vista delle europee e della composizione delle liste.
“Quello che è stato detto ieri in segreteria non è un no alle
candidature civiche. Ma se metti capolista tutte personalità del
civismo è come dire di non avere una classe dirigente all’altezza. Il
civismo serve ma non basta. Noi, anche tra gli europarlamentari
uscenti, abbiamo personalità che hanno ricoperto ruoli apicali in
Europa come Pina Picierno o Irene Tinagli. Il meccanismo con il civico
capolista e Schlein candidata, rischia di mettere a rischio
soprattutto le candidature femminili: rischiamo di portare in Europa
una pattuglia di donne elette inferiore a quella delle uscenti”.
Infine sulla eventuale candidatura di Schlein, MALPEZZI osserva: “Io
ritengo che chi si candida poi, una volta eletto, debba andare a fare
quello per cui è stato eletto. La penso come Prodi. Se la segretaria
però vuole candidarsi, chi può dirle di non farlo, ma allora guidi le
liste del Pd. Mi sembrerebbe una cosa del tutto normale”.


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