“Dovremmo riconoscere che il settore degli spettacoli dal vivo dà lavoro e
che produce un indotto importante, anche se spesso si fa fatica ad associare il
mondo dell’intrattenimento al concetto di lavoro. Anche nel dibattito
parlamentare unire i termini ‘mercato’ e ‘musica’ è visto quasi come un
elemento da non considerare in termini di export. E’ quindi necessaria una
spinta culturale, bisogna stabilire e promuovere strategie per consentire che
questo mercato si sviluppi: maggioranza e opposizione devono trovare delle
strategie comuni e trasversali per fare in modo il settore possa competere con
altri paesi, arrivando, ad esempio, a costruire la possibilità che il prossimo
Womex magari possa essere svolto proprio in Italia. Sono convinta che le
istituzioni locali siano pronte non solo accogliere ma mettere a sistema un
evento che crea e produce un indotto non indifferente”. Così la senatrice
Simona Malpezzi (Pd) intervenuta oggi nel corso dell’incontro organizzato da
Assomusica nell’ambito della settima edizione della Milano Music Week,
intitolato “Musica dal vivo: come potenziare l’export del Made in Italy?” .
“L’idea di istituire il credito d’imposta per le arti performative che
permetta a chi produce un concerto sostenendo dei costi ‘nascosti”‘ come ad
esempio il periodo di prove che sono necessarie perché lo spettacolo possa
andare in scena, deve riuscire a portare in detrazione almeno il 40% dei costi,
cosa che aiuterebbe anche l’abbassamento del costo dei biglietti rendendo la
musica più fruibile a tutti”, ha aggiunto Malpezzi.


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