“Il legislatore deve dare una risposta e
non usare la scusa che questa non sia una priorita’. Abbiamo
spazi per intervenire e aiutare il nostro Paese a crescere dal
punto di vista dei diritti civili. Non possiamo arrivare sempre
dopo le pronunce della Corte Costituzionale e abdicare al nostro
ruolo. Ci sono sei disegni di legge; per poter arrivare ad un
testo unico e ad esaminarli abbiamo bisogno di un accordo tra le
forze politiche. Diamo una prova di sintonia con il Paese che e’
pronto da molti anni ed e’ piu’ avanti del legislatore.
Gandolfini sostiene che sia un falso problema: non e’ vero. Si
tratta di rappresentare l’identita’ e la storia delle madri
nella vita dei figli. E’ anche dell’identita’ dei figli che si
parla. Lavorare al Senato sul tema dei diritti non e’ semplice
ma mi auguro si possa arrivare presto a un accordo perche’ va
superato l’automatismo nell’assegnazione del cognome paterno in
favore dell’automatismo del doppio cognome, lasciando ai
genitori la scelta su quale ordine di cognome attribuire. I
cittadini chiedono diritti e di poter scegliere. Dobbiamo essere
all’altezza di questa domanda”. Lo ha detto Simona Malpezzi,
presidente dei Senatori del Pd, nel corso di Bioritmi Live
“Mamma mia! La sfida del cognome materno”, un’iniziativa
organizzata da Il venerdi’ di Repubblica.