“L’emendamento approvato al decreto Sblocca Cantieri (ci chiediamo con quale criterio ne sia stata data ammissibilità) copre i fondi necessari per l’installazione delle telecamere nelle scuole dell’infanzia ma, e lo ricordiamo con forza, è subordinato per i suoi contenuti e per la sua applicazione, all’approvazione del disegno di legge che deve essere ancora esaminato dal Senato e poi, di nuovo, dalla Camera. Grazie al lavoro svolto dal Pd, nel decreto sono previste misure che prevedono il potenziamento della formazione obbligatoria e in servizio del personale, la valutazione dell’attività professionale in relazione al progressivo logoramento psico-fisico che deriva dal lavoro di assistenza, l’implementazione di percorsi di formazione professionale regionali, la costituzione di équipe psico-pedagogiche territoriali per sostenere i lavoratori, e il potenziamento dei colloqui individuali tra famiglie ed educatori od operatori, finalizzati a potenziare il patto di corresponsabilità educativa. Vengono riviste inoltre tutti gli accreditamenti per le case di riposo degli anziani e per i nidi. La tutela delle persone più fragili e dei bambini e il sostegno al personale nell’attività quotidiana di cura non passa dalle videocamere (anche se regolamentate). Non basta la repressione per arginare gli episodi di violenza commessi nelle strutture. Si deve intervenire soprattutto prima, per prevenire lo stress emotivo, sostenendo il personale nelle relazioni con i soggetti fragili e nel lavoro svolto quotidianamente e garantendo standard alto di formazione e aggiornamento. Quindi si riparta con la discussione del provvedimento in prima commissione”. Lo dice la senatrice Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem e componente della Commissione Istruzione.


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