“Meloni deve essere chiara perché o si è europeisti o non lo si è. Vie di mezzo non ce ne sono. Il Pd sa bene da che parte stare, quella dell’Europa della solidarietà; dovrà essere Giorgia Meloni a chiarire dove collocherà l’Italia perché le professioni di atlantismo non bastano. Deve dire in modo netto dove schiererà il nostro Paese, che visione di Europa ha, quali sono i suoi alleati perché quelli che ha avuto fino ad oggi non hanno mai fatto gli interessi del nostro Paese, anzi. Deve chiarire se vuole riformare i trattati a partire dall’eliminazione de diritto di veto che tanto piace a Polonia e Ungheria. La credibilità la deve conquistare sul campo, con gli atti.Anche rispetto alla guerra in Ucraina, Meloni deve fare i conti con le contraddizioni della sua maggioranza che sarà subito chiamata a fare delle scelte. La Lega ha messo spesso in dubbio la posizione dell’Italia rispetto alla guerra di Putin, ha messo in dubbio l’efficacia delle sanzioni,  ha ancora rapporti con Russia Unita. È diritto domandarsi da che parte andrà Meloni e se saprà tenere unita la coalizione su un tema così importante. La credibilità internazionale è tutto. Oggi ogni ambiguità penalizza il nostro Paese. Un’ambiguità che riguarda anche la formazione del governo con Meloni che spinge chiaramente per una continuità con il governo Draghi, a partire dalla scelta di molti tecnici nel futuro esecutivo, e gli alleati Salvini e Berlusconi che la pensano in modo opposto, cercando di metterla costantemente in difficoltà. Saranno i fatti a dirci se saranno in grado di governare: noi faremo un’opposizione responsabile e intransigente, difendendo il ruolo centrale dell’Italia in Europa. È impensabile fare da soli”. Così la senatrice del Pd Simona Malpezzi questa mattina a Sky.


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