“Colpiscono i toni trionfalistici
della maggioranza rispetto all’indagine conoscitiva sui Lep.
Dalla relazione finale emergono enormi criticità rispetto
all’impostazione e all’approccio seguito finora dal governo
rispetto all’autonomia differenziata, rilevando peraltro il
‘massiccio effetto demolitorio’ della pronuncia della Corte
costituzionale del 2024. Tutti gli auditi hanno chiarito gli
ostacoli che tutt’oggi si frappongono a una piena e uniforme
attuazione dei LEP sul territorio nazionale, tra cui in
particolare quelli di ordine finanziario. L’assenza di risorse
rischia solo di aggravare i divari territoriali esistenti.
Peraltro, è emerso da tutte le audizioni l’esigenza di
assicurare il pieno coinvolgimento del Parlamento, istituzione
volta a di comporre la complessità del pluralismo
istituzionale”. Così una nota dei componenti democratici nella
commissione bicamerale questioni regionali, i deputati Piero De
Luca, e Claudio Stefanazzi e il senatore Daniele Manca. “Come
Partito Democratico – osservano – abbiamo contestato il mancato
recepimento di alcuni emendamenti volti a precisare
ulteriormente il senso e la logica dei Lep nel nostro sistema
costituzionale. Ed abbiamo criticato il riferimento nel testo ad
un prossimo provvedimento annunciato dal Ministro per gli affari
regionali e le autonomie, Calderoli, per la definizione dei Lep.
Per noi la riforma spacca Italia va fermata del tutto. Non c’è
modo di portarla avanti in queste condizioni senza aumentare
irreparabilmente i divari nel Paese”.


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