“Siamo di fronte al passaggio cruciale che riguarda la ridefinizione del patto di stabilità in sede Ue e ci saremo aspettati questa mattina la presenza del ministro nell’Aula del Senato che esamina il più importante documento di politica economica del governo senza poter ascoltare la replica del titolare del dicastero dell’Economia e delle Finanze. Siamo di fronte a un Def confezionato più per rassicurare i mercati che per affrontare i problemi reali delle famiglie e delle imprese, senza una visione di prospettiva sullo sviluppo del Paese. Laddove ci sono gli interessi dell’Italia, lì la Destra troverà il Pd”. Lo ha detto il senatore Daniele Manca, capogruppo del Pd nella Commissione Bilancio, nel suo intervento nell’Aula del Senato. 

“Siamo di fronte – ha continuato Manca – a 3,5 miliardi per il cuneo fiscale quando ne servirebbero 12 e senza riuscire a capire se dal 2024 sarà una misura strutturale, si mettono in discussione le case della salute, unica riforma in grado di alleggerire la pressione sui pronto soccorso. La priorità numero uno dovrebbe essere ridurre la pressione fiscale sul lavoro e contrastare la precarietà per i giovani, ma non c’è traccia di strumenti adeguati. Se pensano di affrontare il grande tema della denatalità annunciando senza risorse la riduzione delle tasse per chi fa figli stanno prendendo in giro italiani, soprattutto perché guardano ai migranti come a ospiti indesiderati quando già tra 2-3 anni le aziende saranno senza forza lavoro. Non si affrontano i nodi strutturali come il basso tasso di occupazione femminile e l’alto tasso di disoccupazione giovanile, e non si prevedono investimenti per le politiche attive del lavoro, sulla formazione e sui servizi alla famiglia”.


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