“C’è una prassi che si è consolidata
che rappresenta un pericolo per il Parlamento. Perché se tutte
le volte, anche quando non ci sono delle scadenze, i disegni di
legge vengono di fatto blindati dopo la prima lettura, significa
che la maggioranza che governa da ormai tre anni sceglie di
usare il Parlamento come un passaggio burocratico, non come un
luogo di elaborazione di proposte. Questa cosa va cambiata, va
fermata”. Così il capogruppo del Pd in commissione Bilancio al
Senato, Daniele Manca, commenta le dimissioni del relatore Guido
Liris con la richiesta di cambiare la prassi del monocameralismo
sulla legge di bilancio.
“Mi auguro che ci sia la consapevolezza che così non si può
continuare. Questo secondo me è emerso oggi: così non si può
continuare perché è umiliante per il Parlamento ma non è neanche
utile per la stessa maggioranza e il governo. Questo è un
declino che poi dà il volto alla maggioranza”, ha detto Manca.
“Questa è la terza legge di bilancio di questa maggioranza
evidentemente c’è una scelta politica che stanno maturando, che
è quella di andare avanti con un monocameralismo in una
Repubblica bicamerale. Questo si sta verificando non solo nei
decreti, ma un po’ su tutti i provvedimenti, anche sui disegni
di legge. E’ grave quando siamo in presenza di un decreto, ma è
ancor più grave con un disegno di legge che non ha termini di
scadenza”.
Entrando nel merito della legge di bilancio, secondo Manca
“esce dalla Camera ancora peggio di come è entrata. Era già
sbagliata però è stata peggiorata alla Camera dopo la prima
lettura. E il Senato non ha potuto intervenire”.


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