“Numerose telefonate di giornalisti e politici, specie di Bologna, mi chiedono conferma della incolpazione che sarebbe stata promossa dalla Procura generale della Cassazione nei confronti del sostituto procuratore Valter Giovannini. Considerato che i fatti cui si fa riferimento risalgono a marzo 2015 e che la vicenda suscitò un grande interesse e una grande emozione nell’opinione pubblica sarebbe opportuno che la notizia venisse confermata o smentita”.
Lo scrive in una nota il senatore Luigi Manconi del Pd, riferendosi al caso di Vera Guidetti, farmacista di 63 anni che a Bologna si tolse la vita iniettandosi insulina dopo aver ucciso la madre.
“La donna il 9 marzo era stata sentita da Giovannini, in realtà procuratore aggiunto di Bologna, come testimone, nell’ambito di un’indagine su un furto di gioielli. Guidetti fu trovata morta l’11 marzo e in un biglietto aveva scritto che il Pm non le aveva creduto e che l’aveva trattata come una criminale. La vicenda è stata oggetto di interrogazioni del senatore Manconi: “Tenuto conto dei criteri di rigorosa riservatezza cui si attiene la Procura generale presso la Cassazione – scrive oggi il parlamentare – è opportuno che sia il diretto interessato, il dottor Giovannini, a comunicare quanto fosse in sua conoscenza”. Il procuratore aggiunto è stato anche recentemente oggetto di minacce di morte e nei mesi scorsi erano apparse scritte sui muri di Bologna in cui era indicato come ‘un criminale’. Il plenum del Csm ha archiviato un procedimento aperto nei suoi confronti per incompatibilità ambientale con la città di Bologna”.