‘Durante la sudaticcia seduta di ieri, alcuni senatori (specie del partito di 5 Stelle) hanno insultato ripetutamente i parlamentari della maggioranza (specie quelli del Pd), ricorrendo a un vocabolario al tempo stesso ferocemente aggressivo e monotonamente ripetitivo. Questi gli insulti più ricorrenti: traditori, servi, ricattati e altri appartenenti alle medesime categorie semantiche. Da modestissimo cultore delle discipline della psiche, devo notare che un simile catalogo di accuse rivela, in chi lo usa, una irresistibile tendenza gregaria, una spiccata pulsione all’infedeltà e una irriducibile vocazione alla servitù volontaria. Insomma, come può leggersi in un qualunque manuale in vendita presso le edicole delle stazioni ferroviarie, la denuncia troppo accaldata della presunta pecca altrui svela impietosamente ciò che di sé si vorrebbe occultare e rimuovere’. Lo dichiara il senatore del PD Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti Umani.