‘Trovo bizzarro anche solo ipotizzare la sostituzione del senatore Corradino Mineo all’interno della Commissione affari costituzionali in ragione del suo dissenso rispetto alla proposta di riforma del Senato avanzata dal Governo’. Lo afferma il senatore del Partito democratico Luigi Manconi. ‘Non condivido le posizioni politico-istituzionali di Mineo e non ho sottoscritto il disegno di legge presentato dal senatore Vannino Chiti – sottolinea l’esponente pd – e tuttavia, ribadendo la convinzione che il mandato parlamentare debba essere libero e non vincolato alle determinazioni della maggioranza parlamentare o di partito, credo che vada garantita la piena libertà di dissenso di ciascun deputato e senatore. E ho grande fiducia nel capo gruppo democratico Luigi Zanda, rigoroso garante della pluralità delle opzioni e delle scelte di tutti i senatori democratici. Aggiungo che lo stesso premier Matteo Renzi in più di una circostanza ha mostrato aperture nei confronti di modifiche al testo del governo. Personalmente ritengo che, in presenza di una legge elettorale per la Camera di impianto nettamente maggioritario, sia importante assicurare al Senato, qualunque sia il meccanismo per la sua composizione, un ruolo di bilanciamento del potere di maggioranza. In particolare su questioni e temi che non possono essere imposti da una parte sull’altra’. ‘Ciò dovrebbe valere per le procedure di revisione costituzionale – conclude Manconi – ma anche per la legislazione in materia di diritti fondamentali e di libertà delle persone. E’ possibile immaginare una legislazione in materia di fecondazione assistita o di testamento biologico e fine vita, affidata esclusivamente alla decisione di una maggioranza parlamentare?’.

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