“Per molti la battaglia contro la maternità surrogata è mero pretesto se non calcolo indecente. Per altri, invece, rappresenta una seria preoccupazione. Ma coloro, e sono tanti, che in perfetta buona fede paventano il diffondersi di quella pratica, possono opporvisi con modalità diverse e attraverso provvedimenti più efficaci. Lo stralcio dell’articolo 5 sulle adozioni è la soluzione peggiore. E, soprattutto, quella che rende monca la legge e introduce un’odiosa discriminazione in una normativa che si voleva innanzitutto antidiscriminatoria. Non solo. Dietro la proposta di stralcio c’è una impostazione economicistica e, direi, un po’ materialistico-volgare. Si propone la concessione di diritti materiali e sociali in cambio della rinuncia al pieno riconoscimento giuridico-morale; ovvero lo scambio tra garanzie patrimoniali, previdenziali, ereditarie, assistenziali e fiscali, e il mancato riconoscimento di quei requisiti propri dell’irripetibile personalità umana: il diritto al sentimento e all’affettività, alla pienezza emotiva e alla sessualità, alla condizione di coniuge e di genitore. In altre parole, una legge monca confermerebbe l’omosessuale come un cittadino a metà e una persona dimidiata e parziale”. Lo scrive in una nota il senatore del PD Luigi Manconi.


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