‘Nella mozione sui crimini di guerra su cui c’è un accordo unanime il punto di riferimento essenziale non è solo uno slogan, né una parola d’ordine, ma una enunciazione forte e davvero impegnativa, ovvero: non c’è pace senza giustizia’. Così il senatrore del Partito democratico Luigi Manconi in dichiarazione di voto sui crimini di guerra che impegna il Governo ad agire nelle opportune sedi, a livello nazionale e internazionale, in particolare nell’ambito dell’Onu, per sollecitare l’adozione di provvedimenti necessari a prevenire, reprimere e mettere fine allo stupro come arma di guerra. ‘Da tempo le Nazioni Unite operano su questa terribile materia – sottolinea l’esponente democratico – da tempo sono in atto strategie di prevenzione. Ma tutto ciò appare estremamente debole e tragicamente insufficiente. Tutto ciò deve richiamare la responsabilità di ciascuno di noi. La mozione di oggi, lo sappiamo, è piccola cosa anche se il suo significato può essere estremamente prezioso, ma questo non deve esimerci da responsabilità ancora più impegnative, più lunghe nel tempo dotate di uno sguardo capace di andare oltre la contingenza’. ‘Noi sappiamo quanto lo jus in bello sia qualcosa di estremamente precario, difficoltoso, difficile, e sappiamo quante risoluzioni, mozioni, determinazioni degli organismi internazionali sono rimaste disattese – ha concluso Manconi – Ma questo non è un buon argomento per non continuare ad operare in questa direzione’.