‘Una parte né insignificante, né irrisoria della nostra polizia è malata e interpreta in senso autoritario e violento il proprio ruolo e questo riguarda non solo le famiglie delle vittime, ma l’intero paese’.
E’ quanto ha affermato il presidente della Commissione per i diritti umani il senatore del Partito Democratico Luigi Manconi in una conferenza stampa convocata per chiedere che istituzioni e politica si schierino al fianco di persone come Patrizia Moretti, la madre del giovane Federico Aldrovandi ucciso nel 2005 da agenti della polizia’.
‘La sofferenza intima e lacerante di Patrizia è stata la spinta per la ricerca della verità – ha sottolineato Manconi – Ma ora, dopo così tanto tempo, non può continuare ad essere solo lei a rispondere al messaggio di omertà, ostilità, corporativismo, difesa di interessi di gruppo intorno a persone condannate per omicidio’ che è arrivato ieri, con il lungo applauso tributato agli agenti condannati per la morte di Federico Aldrovandi, da alcuni esponenti delle forze dell’ordine. Perché quello di ieri non è stata solo un’offesa a lei e alla sua famiglia, ma all’intero Paese e ora devono essere le istituzioni a dover replicare. Non è più tollerabile che tutto il peso, non solo psicologico ed emotivo, ma anche culturale e politico di reagire a tutto questo debba gravare solo sulle spalle di patrizia Moretti’,
‘Le telefonate che sono arrivate già ieri da Renzi, dal prefetto Pansa e da Alfano – prosegue il parlamentare – sono un bel segnale’, ma le istituzioni ora devono reagire tutte insieme, nel loro complesso, contro episodi come quello dell’applauso di ieri. Non può più essere solo lei a rispondere a questa situazione’
‘Non possono più essere lasciate sole tutte le altre vittime di soprusi: da Ilaria Cucchi ai familiari di Riccardo Magherini – conclude Manconi – Ed è proprio per far luce sulla morte di quest’ultimo che ho presentato, insieme ad altri senatori di Pd Sel, ex M5S e Gal, un’interrogazione parlamentare ai ministri della Difesa, dell’Interno e della Giustizia’.

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