Sospesa l’applicazione dell’articolo 21 del regolamento penitenziario (che consente, scontata metà della pena, la possibilità di lavoro esterno diurno) per Doina Matei perché – come stigmatizzato da molti – “sorrideva”. Mi chiedo: e, allora, perché non sospendere direttamente l’articolo 27 della Costituzione che, al comma 3, prevede la “rieducazione del condannato”? Ci risparmieremmo, così, tante discussioni oziose, insopportabili pippe garantiste, pruriginosi scrupoli umanitaristici e, soprattutto, l’idea stessa – così tediosa e sdolcinata – del riscatto sociale. Potremmo essere tutti più sereni e ‘sorridenti'”.
Lo afferma in una nota il senatore del Partito democratico Luigi Manconi.