Scalfarotto: Stato consideri cittadino adulto, in grado di decidere propria fine con dignità
‘Il titolo del dibattito di oggi, ‘La dignità nel morire’, sintetizza in maniera limpida contenuto e prospettive della discussione che vogliamo sollecitare’.
Così il senatore Luigi Manconi ha aperto i lavori del convegno organizzato dalle associazioni ‘A buon diritto’ e ‘Luca Coscioni’ per rilanciare la proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia.
‘Mentre in tutto il mondo è in atto un dibattito pubblico su questioni così laceranti nell’esperienza di ognuno – ha sottolinea Manconi – e insieme così significative per lo standard di civiltà delle nostre democrazie, nel nostro Paese perdura un singolare silenzio ‘.
Durante l’iniziativa in Senato, all’Istituto Santa Maria in Aquiro, si sono alternati interventi di giuristi e costituzionalisti e un si è animato un confronto tra opinioni di diversa ispirazione.
Tra le testimonianze più significative quella del sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Ivan Scalfarotto, che ha raccontato la vicenda del suicidio del padre.
‘Parlo da figlio che sente il dovere, ora che è legislatore, di fare in modo che lo Stato faccia lo sforzo di considerare il cittadino come un adulto, non come un bambino. Non è giusto che oggi chi decida di porre fine alla propria vita non possa farlo con dignità. Anche se ora siamo in pochi a pensarla così, dobbiamo ricordare che parliamo di cambiamenti culturali che non avvengono dalla sera alla mattina e sulla quale la tenacia, la capacità di tenere aperto il dibattito e far maturare un seme che esiste è fondamentale. Tutte le gradi battaglie di civiltà sono cominciate da sparute minoranze. Quando si combattono battaglie come queste non si deve avere paura di essere un’avanguardia’.
Così il senatore Luigi Manconi ha aperto i lavori del convegno organizzato dalle associazioni ‘A buon diritto’ e ‘Luca Coscioni’ per rilanciare la proposta di legge di iniziativa popolare sull’eutanasia.
‘Mentre in tutto il mondo è in atto un dibattito pubblico su questioni così laceranti nell’esperienza di ognuno – ha sottolinea Manconi – e insieme così significative per lo standard di civiltà delle nostre democrazie, nel nostro Paese perdura un singolare silenzio ‘.
Durante l’iniziativa in Senato, all’Istituto Santa Maria in Aquiro, si sono alternati interventi di giuristi e costituzionalisti e un si è animato un confronto tra opinioni di diversa ispirazione.
Tra le testimonianze più significative quella del sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento Ivan Scalfarotto, che ha raccontato la vicenda del suicidio del padre.
‘Parlo da figlio che sente il dovere, ora che è legislatore, di fare in modo che lo Stato faccia lo sforzo di considerare il cittadino come un adulto, non come un bambino. Non è giusto che oggi chi decida di porre fine alla propria vita non possa farlo con dignità. Anche se ora siamo in pochi a pensarla così, dobbiamo ricordare che parliamo di cambiamenti culturali che non avvengono dalla sera alla mattina e sulla quale la tenacia, la capacità di tenere aperto il dibattito e far maturare un seme che esiste è fondamentale. Tutte le gradi battaglie di civiltà sono cominciate da sparute minoranze. Quando si combattono battaglie come queste non si deve avere paura di essere un’avanguardia’.