‘Apprendo che la Procura generale presso la Cassazione ha avviato l’8 novembre scorso un’azione disciplinare nei confronti del pubblico ministero Luigi Bocciolini, sostituto procuratore a Firenze, titolare dell’inchiesta per la morte di Riccardo Magherini (3 marzo 2014). Per questa vicenda sono stati rinviati a giudizio 4 carabinieri e tre operatori del 118. Nell’atto di incolpazione della Procura generale presso la Cassazione nei confronti del pubblico ministero vengono evidenziati quegli stessi fatti da me riportati in un’interrogazione presentata il 30 aprile scorso. Ovvero che il dott. Bocciolini avrebbe inviato al primo legale della famiglia Magherini un’e-mail dove sosteneva esservi il fondato motivo di ritenere che almeno uno dei militari avrebbe colpito la vittima con calci nei fianchi mentre si trovava a terra ammanettato. Ricordavo altresì, in quell’interrogazione, che lo stesso pubblico ministero avrebbe fatto pervenire all’Ansa una nota dove si sosteneva che nei filmati diffusi in quei giorni non vi fosse prova di ‘violenze di alcun genere’. Nel medesimo comunicato, venivano anticipati i presunti risultati della autopsia, prima che tali risultati fossero stati trasmessi alle parti. Un comportamento a dir poco singolare, quello del Pubblico ministero, tanto più se si tiene conto della estrema delicatezza di un’indagine che ha visto un giovane uomo morire mentre veniva sottoposto a un fermo da parte di quattro carabinieri’. Lo afferma il senatore del Partito democratico Luigi Manconi.

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