“La vicenda dei profughi eritrei di Piazza Indipendenza, a Roma, non ha ancora trovato un suo esito positivo. Stamattina, il palazzo di via Curtatone che li ospitava – circa 800 persone, molti nuclei familiari e tanti bambini – è stato parzialmente sgomberato. Ma, al momento, non sono state ancora individuate altre soluzioni alloggiative. Si ricordi che le persone in questione non sono “clandestini” né irregolari né tanto meno criminali: sono tutte titolari dello status di rifugiato o della protezione internazionale. Di fronte a una simile situazione, che si protrae da moltissimi anni, emerge drammaticamente l’incapacità della giunta comunale di Roma di offrire soluzioni alternative e di proporre un piano abitativo, capace di trovare una sistemazione civile per i profughi e per quelle tante famiglie romane che hanno bisogno di un alloggio. A fine pomeriggio della giornata di oggi, ancora nessun rappresentante del Comune si è presentato in Piazza Indipendenza e le proposte sono giunte solo dal dipartimento politiche sociali. A mediare la situazione – a tratti tesa – sono state le organizzazioni umanitarie, dall’UNHCR ad A buon diritto”.
Lo scrive in una nota il senatore Luigi Manconi, presidente della commissione Diritti umani del Senato.


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