‘Le parole dei richiedenti asilo ospitati nell’hotel Engel di Paestum, contenute in un appello reso pubblico dal deputato Khalid Chaouki, confermano ancora una volta le gravissime condizioni in cui versano molti centri di accoglienza per stranieri nel nostro paese. Si parla del gestore e degli addetti al centro armati di pistola, i quali sottopongono i profughi a minacce, intimando silenzio e ubbidienza perché lì sono ospiti, ‘in casa altrui’, e devono rispettare ‘le regole’ perché loro sono ‘la mafia”. Lo dichiara il senatore del Pd Luigi Manconi.
‘In una lettera che mi è arrivata oggi si legge: ‘l’11 novembre scorso in 32 siamo andati in questura per lamentarci della situazione. Quella notte i carabinieri sono venuti a controllare e hanno visto la pistola. Ma il gestore ha mostrato il porto d’armi e loro non hanno fatto niente’. Poi, la scorsa notte (quella tra giovedì e venerdì), ‘la polizia ci ha interrogato e l’interrogatorio è avvenuto davanti al padrone della struttura e al suo staff. Alla luce delle esperienze passate, noi avevamo molta paura perché la polizia ha buoni rapporti con lui e nessuno potrebbe dire che lui ci minaccia’.

‘Una simile situazione – conclude Manconi – impone interventi immediati, che prioritariamente tutelino l’incolumità e la sicurezza dei profughi. La qual cosa è stata garantita finora dal Prefetto di Salerno, Gerarda Pantalone, per le ore notturne. Ora, la sola soluzione da me avanzata al ministero dell’interno è di trasferire altrove i profughi affinché siano garantite condizioni di accoglienza che soddisfino i loro bisogni e tutelino la loro dignità. Il caso di Paestum è un’ulteriore riprova delle difficoltà in cui ancora versa lo stato dell’accoglienza nel nostro paese, sulle cui lacune occorre intervenire subito e con fermezza’.

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