“Dopo che, nell’aula del Senato, sono echeggiate le ultime grossolane bugie (“Tutta la letteratura medica dice che nutrizione e idratazione artificiali non sono atti terapeutici”) e le più rozze approssimazioni (“Sospendere quelle prestazioni è togliere pane e acqua al morente”), la legge sulle disposizioni anticipate di trattamento è stata approvata in via definitiva. Finalmente. Ne sono felice, anche perché ho presentato una normativa in materia il primo giorno dell’attuale legislatura (15 marzo 2013); e perché, nel lontano 1997, proposi un disegno di legge sul fine-vita, che veniva dopo quello pionieristico di Loris Fortuna, del 1985″. Lo afferma il senatore del Pd Luigi Manconi, Presidente della commissione Diritti umani.
“Ma quello di oggi – aggiunge Manconi – è l’ottimo risultato di un impegno di tanti. Innanzitutto dell’associazione Luca Coscioni, alla quale si deve l’importantissima attività di mobilitazione dell’opinione pubblica. E che, dieci anni fa, insieme all’associazione A Buon Diritto, ha raccolto oltre cinquemila testamenti biologici sottoscritti da altrettanti cittadini e consegnati all’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ora, ciò che mi preme sottolineare in particolare è che questo fondamentale risultato deve indurre a porre al centro dell’attenzione pubblica la grande questione del dolore del paziente. Tematica oggi largamente rimossa e ignorata, mentre costituisce una essenziale e dolente problematica per la salute collettiva. Infine, l’esito positivo di questa vicenda dice in maniera inequivocabile come la volontà politica, se sorretta da intelligenza e determinazione, possa portare a preziosi risultati. È un’indicazione da raccogliere per quanto riguarda il provvedimento sullo Ius soli et culturae. Se davvero lo volessimo, se davvero lo vuole il Partito Democratico, il tempo c’è e ci sono i numeri”, conclude Manconi.


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