Presentato in Senato “Il caso Sauvignon in Friuli. Quando la giustizia fa paura” del giornalista Mauro Nalato.
Un dibattito sul caso sauvignon e sulle conseguenze per l’inchiesta e la campagna mediatica montata sulla vicenda, ha animato, oggi in sala Nassiriya al Senato, la presentazione di un libro su un’indagine che ha coinvolto 17 aziende friulane, “Il caso Sauvignon in Friuli. Quando la giustizia fa paura” del giornalista Mauro Nalato.
A portare all’attenzione di palazzo Madama il caso giudiziario friulano il senatore Alessandro Maran (Pd) insieme al viceministro delle Politiche agricole Andrea Olivero e al presidente della commissione Giustizia Nino d’Ascola (Ap).
Si tratta dell’inchiesta aperta dalla procura di Udine nel settembre 2015 verso 17 aziende, perlo più friulane, coinvolti però circa 40 viticoltori con l’ipotesi di reato di frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.
“Ad oggi – ha sottolineato durante la conferenza Nalato, “dalle analisi dei mosti nessun supporto alle tesi dell’accusa”.
“La procura tuttavia – ha evidenziato il senatore Maran – ha chiesto una proroga e dunque l’indagine non è ancora chiusa. Un grande danno per il nostro Made in Italy. Quella del vino in Italia è una grande industria, nel 2015 il valore delle bottiglie esportate è di 5,4 miliardi di euro” – ha concluso l’esponente pd.
Sull’importanza di difendere le produzioni italiane e i consumatori è infine intervenuto il viceministro Olivero “tanto più quando – ha affermato – come in questo caso, elementi di allarmismo o la diffusione di dati parziali che alla riprova dei fatti vengono smentiti” procurano un vero e proprio autolesionismo nazionale”.


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