“Un ex presidente del Consiglio è oggettivamente il parlamentare più autorevole che abbiamo per intervenire in un caso controverso come quello che oggi porta il premier Conte in Aula. Il fatto che non tutti la pensino così è non solo un peccato, ma persino un danno che si produce a tutta la comunità democratica”.
Così il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci in una intervista pubblicata da Fanpage sull’ultima polemica in casa dem.
“Matteo ha scelto di non alimentare alcun tipo di nuova polemica-spiega Marcucci- e ha alla fine deciso di non parlare, come avremmo voluto, a nome del gruppo Pd. Lo farà Dario Parrini che è il senatore che dall’inizio segue la vicenda torbida dei rapporti della Lega con la Russia”.
“Ora mi preme dire soprattutto una cosa: non si cerchi ancora una volta il Matteo sbagliato. Il tema-sottolinea il presidente dei senatori Pd- è che ancora oggi è il ministro dell’Interno a scappare dalle spiegazioni che deve dare su un caso che getta ombre inquietanti sul governo e sulla tenuta democratica del Paese. Vorrei che su questo fossimo tutti d’accordo, altrimenti davvero non so che tipo di opposizione possiamo fare”.
Secondo Marcucci “c’è una indole indubbiamente autolesionistica che ci spinge spesso a dividerci, anche quando dovremmo essere uniti a fare opposizione ad un governo di incapaci che sta facendo gravi danni al Paese, come si è visto con la vicenda della Tav che ci ha fatto perdere un anno e un sacco di soldi pubblici. Resto convinto che il Pd abbia bisogno di tutte le migliori energie ma vedo purtroppo una tendenza a spingere all’angolo la minoranza”.