“Boeri si dimetta, perchè il presidente dell’Inps non può dire la verità. E mi raccomando, silenzio assoluto sul ministro Paolo Savona, indagato dalla Procura di Campobasso per usura bancaria. Sono gli ordini che ha impartito oggi il ministro della disoccupazione, Luigi di Maio. Il quale Luigi Di Maio, a sua volta ha ricevuto gli ordini dalla Casaleggio associati”.
Così scrive ironizzando sulla sua pagina Facebook il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.
“Funziona sempre così con il M5S – sottolinea Marcucci- c’è una catena di comando che parte da Milano e raggiunge Palazzo Chigi.
Quindi Boeri si deve dimettere perchè ha fatto il suo lavoro, informando il ministro in anticipo. Il primo provvedimento del governo Salvini, il decreto dignità, ha tutte le premesse per creare un disastro ma non si può dire. Guai a dirlo, Casaleggio non vuole.
La stima di perdita di posti di lavoro è logica ed ottimistica. Non sono a rischio 80 mila contratti, temo che siano molti di più.
Quanto a Savona- prosegue il presidente dei senatori dem- indagato per usura, non c’è un commento.
Il M5S è diventato improvvisamente sostenitore della presunzione di innocenza? Sarebbe una buona cosa, purtroppo non è così.
La presunzione di innocenza è un diritto soltanto per gli affiliati al M5S- sostiene Marcucci- ed ora estesa anche agli alleati di governo. La gogna mediatica vale per tutti gli altri. Per Maria Elena Boschi, per Matteo Renzi e per tutti gli amministratori del Pd. Non vale per Virginia Raggi, non vale per Matteo Salvini, non vale per Chiara Appendino, non vale per Paolo Savona.Questo è il M5S, e noi gente del Pd dobbiamo essere orgogliosi sempre di essere davvero e fino in fondo un’ #altracosa, totalmente diversa ed incompatibile con loro”, conclude il capogruppo.