«LA GARA europea è una strada obbligata». Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura del Senato, respinge le critiche delle opposizioni.
Forza Italia chiede al governo di escludere i servizi delle agenzie di stampa dai bandi europei invocando un parere dell`Anac.
«Sono stupito dalle affermazioni di Brunetta. Possibile che un ex ministro, e per di più della PA, ignori che nel 2016 sia cambiato il nuovo codice dei contratti pubblici? Forza Italia forse invita a violare la legge? Non scherziamo, il bando europeo è una strada obbligata. Anche Anac, nel suo parere peraltro richiesto proprio dal ministro Lotti, si limita ad una clausola di stile, nell`invitare il
Dipartimento dell`editoria a valutare se esistano altre procedure. Brunetta dovrebbe leggere per intero il parere dell`Anac, scoprirebbe che la procedura negoziale richiede un carattere di `esclusività` del servizio, che nel caso delle agenzie non c`è: dunque la gara è obbligatoria non è una scelta discrezionale».
I timori sull`occupazione nel settore sono infondati?

«In un settore, come quello delle agenzie di stampa, il governo in questi ultimi anni ha garantito le stesse risorse e gli stessi livelli occupazionali raccomandati dalla Fnsi. Sono certo che il ministro Lotti proseguirà su questa strada».
Dunque non c`è il rischio che le grandi agenzie internazionali mettano le mani su un servizio sensibile?
«Non c`è questo rischio. Ci sono oggettivamente dei limiti, determinati ad esempio dall`uso dell`italiano, dal numero di lanci, dalla presenza su tutto il territorio nazionale. Le agenzie italiane non hanno nulla da invidiare a quelle del resto d`Europa, la gara metterà ancora più in risalto la grande professionalità di queste imprese. Non c`è nessuna invasione alle porte, è la solita fobia delle destre».
L`Associazione stampa romana critica anche la divisione in lotti (esteri, politica….ecc). Non c`era altro modo?
«Io credo invece che sia una decisione che difende il pluralismo dell`informazione, valorizzando proprio le migliori specificità professionali. Peraltro la stessa strada della divisione per settori è stata fatta propria anche da alcune Regioni».
L`incontro del 6 marzo metterà la parola fine alle discussioni? La gara europea si farà e basta?
«Il governo ha difeso risorse e posti di lavoro. Continuerà a farlo anche attraverso la gara europea. Prima o poi ne prenderà atto anche Brunetta».


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