Senatore Marcucci, il confronto istituzionale con 5 Stelle e centrodestra inizia male su vicepresidenze e questori. Non vi hanno dato nulla. Che cosa è successo?
«E un fatto di inaudita gravità. Per la prima volta all`opposizione non viene riconosciuto il fondamentale ruolo di questore. Significa che la maggioranza parlamentare, M5S e centrodestra, gestiranno e controlleranno da soli il funzionamento e i costi della macchina Senato. Temo che avverrà così anche alla Camera. Ripeto, non era mai successo. E questi sono i partiti che vorrebbero coinvolgere il Pd al governo?».
Pensa che anche il Senato, come vuole fare Fico alla Camera, debba affrontare come prima cosa il taglio dei costi della politica, vitalizi in testa, o sono più urgenti le questioni economiche come la stesura del Def? E in tal caso il Pd, pur dall`opposizione, dovrebbe collaborarvi?
«La stesura del Def è, non fosse che per sole ragioni di calendario, prioritaria. Il Pd ha l`orgoglio, con i due governi uscenti, di aver fatto uscire l`Italia dalla crisi. Una linea di intervento che ci batteremo affinché venga rispettata. Le proposte elettorali giallo-verdi da questo punto di vista sono molto preoccupanti per i conti dello Stato. Fin dai prossimi giorni il compito del Pd sarà quello di vigilare».
La sua elezione a capogruppo del Pd è avvenuta per acclamazione come Delrio alla Camera. Lei è un renziano storico. Come pensa di garantire la pluralità?
«La pluralità di opinioni sono un vanto della casa, forse anche troppo. Con Renzi segretario, la Direzione è diventata un luogo reale di confronto e dibattito interno. La rappresentanza delle aree è stata determinata dai congressi, non si può certo accusare Renzi di avere una maggioranza bulgara a suo sostegno. I pesi sono stati distribuiti dagli elettori del Pd».
Il capogruppo uscente Zanda ha detto che due renziani alla guida del gruppo non garantivano il necessario ricambio e la discontinuità dopo la sconfitta elettorale…
«Penso che lo stesso Zanda si sia ricreduto, visto che in Senato ha partecipato all`acclamazione e ha dato un giudizio complessivo positivo. I parlamentari hanno scelto per l`esperienza e l`autorevolezza, non per le aree di appartenenza».
Il Pd starà all`opposizione sia di un governo Lega-M5S che di uno centrodestra-M5S? E se il centrodestra provasse o far nascere un governo di minoranza ne facilitereste la nascita per senso di responsabilità?
«Sono i fatti a dircelo, a partire dal voto del 4 marzo e dalla totale incompatibilità dei programmi: la responsabilità istituzionale il Pd la garantirà esercitando una nobile ed essenziale funzione della democrazia rappresentativa, l`opposizione».
E se il capo dello Stato, alla fine, vi chiedesse di aiutare a far nascere un governo di responsabilità nazionale?
«Vedremo a tempo debito. Io auguro ai protagonisti, Salvini e Di Maio, che la soluzione venga individuata prima. Lega e M5S hanno tutte le caratteristiche giuste per costruire una maggioranza politica. E un loro diritto-dovere garantire la governabilità del Paese».