“Da Sabina Guzzanti arriva una speculazione vergognosa e penosa, con la speranza
di guadagnare qualche spettatore per il suo film finora snobbato dal pubblico.
Esprimere solidarietà ai sanguinari boss di Cosa Nostra rappresenta un punto
veramente basso, cui nessuno era arrivato fino a oggi. Di fronte ad un
atteggiamento del genere, il massimo della vicinanza la meritano i parenti delle
vittime della mafia”. E’ quanto dichiarano il deputato del Partito democratico
Michele Anzaldi e senatore del Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione
Cultura del Senato.
“La solidarietà e le scuse – spiegano i due parlamnetari
dem – deve andare ai parenti delle vittime della strage di Viale Lazio, ai
familiari di Boris Giuliano, del piccolo Giuseppe Di Matteo di cui tutti
ricordano la foto in cui salta felice un ostacolo in groppa al suo cavallo, dei
commissari Beppe Montana e Ninni Cassarà, del giudice Antonino Scopelliti, ai
parenti delle vittime delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. E si potrebbe
andare avanti: questi sono solo alcuni dei feroci crimini ordinati ed eseguiti
da Totò Riina e Leoluca Bagarella. Lanciare indegne parole solidali nei
confronti di certi mostri qualifica chi se ne rende responsabile”.

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