“Le parole pronunciate sui rigassificatori dal premier Draghi nel corso della sua informativa tolgono il velo sulla politica energetica italiana e su un certo ambientalismo di maniera che rischia di essere ipocrita e dannoso per il nostro Paese. La crisi energetica, che si aggraverà in seguito al conflitto in Ucraina, impone un evidente ripensamento delle nostre politiche in materia. Perché, se è assolutamente legittimo essere contrari al nucleare, all’estrazione di petrolio o gas, al fotovoltaico, all’eolico, ai rigassificatori, ai combustibili rinnovabili, all’energia solare, non lo è essere contrari a tutti questi strumenti insieme. Si tratta di posizioni evidentemente sbagliate e non etiche che fanno male all’Italia. Crisi come queste dimostrano che la classe dirigente deve saper fare delle scelte chiare e ragionate. Non averle fatte in passato, non aver diversificato maggiormente le nostre fonti di energia ci espone ai rischi di questi giorni. Dunque, sono importanti le parole di estrema chiarezza pronunciate dal presidente del consiglio. È troppo facile dire sempre e solo no”. Lo dice in una nota il senatore del Pd, Salvatore Margiotta.


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