‘Le Commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato non hanno modificato il testo approvato in prima lettura dalla Camera il 18 giugno 2013, che manteneva quasi inalterato l’impianto del provvedimento del decreto del Governo’. Lo afferma il Presidente della Commissione Finanze e Tesoro Mauro Maria Marino (Pd), relatore del provvedimento sull’Imu-Cig in discussione a Palazzo Madama. ‘Le misure contenute nel testo – spiega Marino – sono dirette a sospendere il versamento della prima rata dell’imposta municipale, oltre a quelle che servono per tutelare il reddito dei lavoratori attraverso il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga; inoltre si occupa del mantenimento in bilancio di somme relative a contratti di solidarietà, nonché dei contratti a tempo determinato nelle pubbliche amministrazioni. Infine, il provvedimento contiene il divieto di cumulo per i membri del Governo del trattamento stipendiale, spettante in quanto componenti l’Esecutivo con l’indennità parlamentare o con il trattamento economico in godimento, se dipendenti pubblici’. ‘In materia di imposta municipale propria – ha sottolineato il Presidente Marino – il decreto consente al Parlamento e al Governo di analizzare a fondo la complessa materia della fiscalità immobiliare, dando per acquisito che essa dovrà necessariamente affrontare la riforma della disciplina del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, nonché la modifica dell’articolazione della potestà impositiva a livello statale e locale, e l’introduzione della deducibilità ai fini della determinazione del reddito di impresa dell’imposta municipale propria, relativa agli immobili utilizzati per attività produttive’. ‘A tali profili – ha poi aggiunto Marino – andranno necessariamente affiancati la revisione del prelievo in termini di maggiore equità e sostegno alla crescita economica, interessando anche la materia del catasto, del prelievo sui redditi da locazione e sui trasferimenti immobiliari’. ‘Tali elementi di discussione sono emersi con chiarezza dalle numerose audizioni svolte nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla tassazione immobiliare che ha visto impegnata la Commissione Finanze e Tesoro e che dovrebbe concludersi la settimana prossima con l’audizione del Ministro Saccomanni. Si tratta di un impegno assunto per offrire all’Esecutivo una proposta di intervento, auspicabilmente condivisa, nella quale delineare le linee della riforma. Consideriamo infatti il provvedimento in esame come un provvedimento ponte in attesa di avere una visione più complessiva di una materia che riteniamo importante e significativa, a cui bisogna mettere mano ponendo l’attenzione in termini generali e soltanto con riferimento alla fattispecie dell’IMU’. ‘In tale contesto – ha spiegato Marino – il decreto-legge delinea un percorso a cui i provvedimenti successivi dovranno fare riferimento. In caso di mancata adozione della riforma entro il 31 agosto 2013, continuerà ad applicarsi la disciplina vigente in materia di imposizione fiscale del patrimonio immobiliare e, a tal fine, il termine di versamento della prima rata dell’IMU viene fissato al 16 settembre 2013’. ‘Tale scadenza ultima – conclude Marino – costituisce quindi uno sprone a individuare una soluzione rapida e soprattutto il più possibile condivisa’.

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