‘La delega fiscale è e resta uno strumento necessario per ridefinire elementi essenziali del sistema tributario. Capezzone sbaglia nel definire deludenti i decreti delegati già in Gazzetta. Semplificazione e dichiarazione precompilata, tassazione dei tabacchi e delle sigarette elettroniche, avvio della riforma del catasto sono stati esaminati e positivamente valutati dalle Commissioni Finanze di Camera e Senato, con un apporto decisivo di tutte le componenti politiche’. Lo afferma il senatore Mauro Maria Marino, presidente della Commissione Finanze e tesoro a Palazzo Madama.
‘Capezzone ha ragione nell’invocare la continuità del metodo della consultazione informale sugli schemi di decreto legislativo in preparazione: si tratta di una prassi di collaborazione e fiducia tra il Governo (e segnatamente il viceministro Casero e i suoi collaboratori) e le Commissioni parlamentari, che ha dato finora buoni risultati e non ci sono motivi (e non ve ne sarebbero stati) per abbandonare tale prassi. Il Governo – continua Marino – resta pienamente legittimato nel decidere se esercitare o meno le deleghe che il Parlamento a larghissima maggioranza gli ha conferito. Il Parlamento resta pienamente legittimato a verificare se principi e criteri direttivi siano o meno correttamente redatti in norma. In tale cornice costituzionale ben venga il richiamo alla piena collaborazione e lealtà cui aderirà certamente il Governo. Assicuro fin d’ora – conclude Marino – l’attenzione, lo scrupolo e la puntuale analisi che sempre ha contraddistinto i lavori della Commissione Finanze per conseguire gli obiettivi di semplificazione e razionalizzazione del sistema tributario cui tende la legge delega. La proroga del termine per l’esercizio della delega, legittima in sé, potrà essere valutata solo dopo aver vagliato l’adeguatezza dei tempi necessari al completamento della delega’.
‘Capezzone ha ragione nell’invocare la continuità del metodo della consultazione informale sugli schemi di decreto legislativo in preparazione: si tratta di una prassi di collaborazione e fiducia tra il Governo (e segnatamente il viceministro Casero e i suoi collaboratori) e le Commissioni parlamentari, che ha dato finora buoni risultati e non ci sono motivi (e non ve ne sarebbero stati) per abbandonare tale prassi. Il Governo – continua Marino – resta pienamente legittimato nel decidere se esercitare o meno le deleghe che il Parlamento a larghissima maggioranza gli ha conferito. Il Parlamento resta pienamente legittimato a verificare se principi e criteri direttivi siano o meno correttamente redatti in norma. In tale cornice costituzionale ben venga il richiamo alla piena collaborazione e lealtà cui aderirà certamente il Governo. Assicuro fin d’ora – conclude Marino – l’attenzione, lo scrupolo e la puntuale analisi che sempre ha contraddistinto i lavori della Commissione Finanze per conseguire gli obiettivi di semplificazione e razionalizzazione del sistema tributario cui tende la legge delega. La proroga del termine per l’esercizio della delega, legittima in sé, potrà essere valutata solo dopo aver vagliato l’adeguatezza dei tempi necessari al completamento della delega’.