‘E’ molto importante la conferma dell’indipendenza della Banca d’Italia, che non deve essere una public company ma una società partecipata da più soggetti creditizi, finanziari e assicurativi. Lo statuto sarà modificato solo dopo la conversione del decreto-legge’. Lo afferma Mauro Maria Marino presidente della Commissione Finanze a Palazzo Madama, dopo l’audizione del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco.
‘Nel corso delle comunicazioni fatte da Visco – continua – è stato anche confermato il criterio di valutazione di incremento del capitale a 7.500.000 euro con una parte delle riserve e mi sembra una valutazione congrua. Il decreto legge Imu-Bankitalia, tra l’altro, non fornisce alcun vantaggio aggiuntivo alle banche italiane e la verifica della qualità degli attivi è prevista per il 2014. Sgombrerei il campo, dunque, da qualsiasi preoccupazione per i futuri assetti bancari. E’ emerso, infatti – conclude Marino – che non vi sarà alcun automatismo tra la rivalutazione delle quote di Bankitalia e la patrimonializzazione delle banche a seguito della riforma di via Nazionale’.

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