“Amnesie di Grillo. La riforma della riscossione e il superamento di Equitalia sono due strumenti che contemporaneamente incidono positivamente sul rapporto tra i contribuenti e il fisco. Dopo la rateizzazione, la riduzione dell’aggio, l’impignorabilità della casa, la riduzione della percentuale di pignorabilità degli stipendi e il riconoscimento della condizione di difficoltà economica del contribuente, il governo Renzi ha accompagnato la revisione di Equitalia con la rottamazione delle cartelle. Il Pd oggi sostiene la definizione agevolata delle controversie tributarie: le file agli sportelli di Equitalia per fruire della rottamazione (con sconto di sanzioni e interessi) sono la dimostrazione più evidente del successo e della bontà dell’indirizzo governativo. L’accorpamento tra l’agenzia delle entrate, che accerta, ed Equitalia che riscuote, garantirà maggiore efficienza e conoscenza diretta del contribuente, in modo da agire in maniera selettiva e mirata: stop alle cartelle pazze, alla riscossione “cieca” e di massa, ma attività severa con gli evasori e flessibile con le reali aspettative dei contribuenti in temporanea difficoltà. Se cambia il rapporto con il fisco i contribuenti lo sanno e lo apprezzano (vedi alla voce adempimento spontaneo e crescita delle entrate erariali): il Movimento 5 stelle, al contrario, non apprezza i dati di fatto”. Lo scrive in una nota il presidente della Commissione Finanze al Senato Mauro Maria Marino.


Ne Parlano