E la loro rapida destinazione ai territori colpiti
Il senatore Mauro Maria Marino (PD) ha presentato insieme coi colleghi piemontesi Lepri, Bianco, Borioli, Chiti, Esposito, Favero, Ferrara, Fissore, Fornaro, Manassero, Zanoni un’interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze a seguito delle disastrose alluvioni che hanno colpito nei giorni scorsi il Piemonte e i territori circostanti, chiedendo ‘chiarimenti sulla destinazione dei fondi specifici che, a partire dagli eventi alluvionali del ’94, erano stati stanziati per la ricostruzione delle zone colpite e la prevenzione del dissesto idrogeologico’.

‘In particolare il riferimento è a una ‘tassa di scopo’, istituita sin dal 1994 a seguito dei disastrosi eventi calamitosi che misero in ginocchio buona parte dell’Italia settentrionale con nel solo Piemonte oltre 8.800 imprese distrutte o gravemente danneggiate, che aveva consentito la creazione di un Fondo specifico generato dal prelievo di un’addizionale del 50% della tariffa dell’imposta di bollo applicata dalle banche. Le risorse hanno negli anni consentito importanti interventi di messa in sicurezza del territorio, oltre che, nel solo Piemonte, la rilocalizzazione in aree sicure di circa mille imprese. Tuttavia, solo una minima parte degli introiti è stata destinata agli scopi previsti e ciò ha comportato l’interruzione di molte opere e causato le disastrose conseguenze dovute ai sempre più frequenti eventi alluvionali’.

Pertanto il senatore Marino chiede, unitamente ai colleghi, ‘le ragioni della mancata destinazione dei fondi e che essi vengano nuovamente assegnati al Piemonte e alle altre regioni colpite per essere utilizzati con le finalità di ristoro dei danni subiti dai soggetti alluvionati e per proseguire l’opera di prevenzione e di messa in sicurezza delle imprese operanti nei territori a rischio.

Tale Fondo, relativamente al quale si rilevano significative giacenze in bilancio, può risultare oggi più che mai la chiave di volta per consentire allo Stato di offrire quella rapida ed efficiente risposta richiesta a gran voce dai cittadini, contribuendo al contempo all’avvio di un reale piano di risanamento ambientale strutturale, utile altresì al rilancio dell’economia e a un forte incremento occupazionale’.


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